Classificazione Reg.1357/2014/Ue: Definizioni e criteri

La definizione di rifiuto è riportata nell’articolo 183 del D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale – Parte quarta – Norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati” e recita testualmente: “si intende per rifiuto qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l’intenzione o abbia l’obbligo di disfarsi”. Le definizioni delle diverse possibili classificazioni di un rifiuto sono riportate nell’articolo 184 del succitato decreto e sono le seguenti: RIFIUTO URBANO e RIFIUTO SPECIALE, a seconda della propria origine, e RIFIUTO NON PERICOLOSO e RIFIUTO PERICOLOSO, a seconda del contenuto di sostanze pericolose.

I nuovi criteri per effettuare la classificazione di un rifiuto in funzione del contenuto di sostanze pericolose sono illustrati nell’Allegato III del Regolamento Commissione Ue 1357/2014/Ue e sono di seguito riportati.

HP1 - Il rifiuto che contiene una o più sostanze classificate con uno dei codici di classe e categoria di pericolo e uno dei codici di indicazione di pericolo figuranti nella tabella 1 è valutato rispetto alla caratteristica di pericolo HP 1, ove opportuno e proporzionato, in base ai metodi di prova. Se la presenza di una sostanza, una miscela o un articolo indica che il rifiuto è esplosivo, esso è classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 1.

 

Tabella 1 - Codici di classe e categoria di pericolo e codici di indicazione di pericolo per i componenti di rifiuti ai fini della classificazione dei rifiuti come rifiuti pericolosi di tipo HP 1
Codici di classe e categoria di pericolo Codici di indicazione di pericolo
Unst. Expl. H 200
Expl. 1.1 H 201
Expl. 1.2 H 202
Expl. 1.3 H 203
Expl. 1.4 H 204
Self-react. A H 240
Org. Perox. A
Self-react. B H 241
Org. Perox. B

HP2 - Il rifiuto che contiene una o più sostanze classificate con uno dei codici di classe e categoria di pericolo e uno dei codici di indicazione di pericolo figuranti nella tabella 2 è valutato rispetto alla caratteristica di pericolo HP 2, ove opportuno e proporzionato, in base ai metodi di prova. Se la presenza di una sostanza indica che il rifiuto è comburente, esso è classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 2.

 

Tabella 2 — Codici di classe e categoria di pericolo e codici di indicazione di pericolo per la classificazione dei rifiuti come rifiuti pericolosi di tipo HP 2
Codici di classe e categoria di pericolo Codici di indicazione di pericolo
Ox. Gas 1 H 270
Ox. Liq. 1 H 271
Ox. Sol. 1
Ox. Liq. 2, Ox. Liq. 3 H 272
Ox. Sol. 2, Ox. Sol. 3

 

HP2 - Il rifiuto che contiene una o più sostanze classificate con uno dei codici di classe e categoria di pericolo e uno dei codici di indicazione di pericolo figuranti nella tabella 3 è valutato, ove opportuno e proporzionato, in base ai metodi di prova. Se la presenza di una sostanza indica che il rifiuto è infiammabile, esso è classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 3.

 

Tabella 3 — Codici di classe e categoria di pericolo e codici di indicazione di pericolo per i componenti di rifiuti ai fini della classificazione dei rifiuti come rifiuti pericolosi di tipo HP 3
Codici di classe e categoria di pericolo Codici di indicazione di pericolo
Flam. Gas 1 H220
Flam. Gas 2 H221
Aerosol 1 H222
Aerosol 2 H223
Flam. Liq. 1 H224
Flam. Liq.2 H225
Flam. Liq. 3 H226
Flam. Sol. 1 H228
Flam. Sol. 2
Self-react. CD H242
Self-react. EF
Org. Perox. CD
Org. Perox. EF
Pyr. Liq. 1 H250
Pyr. Sol. 1
Self-heat.1 H251
Self-heat. 2 H252
Water-react. 1 H260
Water-react. 2 H261
Water-react. 3

 

HP4 - Il rifiuto che contiene una o più sostanze in concentrazioni superiori al valore soglia, che sono classificate con uno dei seguenti codici di classe e categoria di pericolo e codici di indicazione di pericolo e uno o più dei seguenti limiti di concentrazione è superato o raggiunto, è classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 4.
Il valore soglia di cui tenere conto in sede di valutazione riguardo ai codici Skin corr. 1A (H314), Skin irrit. 2 (H315), Eye dam. 1 (H318) e Eye irrit. 2 (H319) è pari a 1 %. Se la somma delle concentrazioni di tutte le sostanze classificate con il codice Skin corr. 1A (H314) è pari o superiore a 1 %, il rifiuto è classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 4.
Se la somma delle concentrazioni di tutte le sostanze classificate con il codice H318 è pari o superiore a 10 %, il rifiuto è classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 4. Se la somma delle concentrazioni di tutte le sostanze classificate con i codici H315 e H319 è pari o superiore a 20 %, il rifiuto è classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 4. Si noti che i rifiuti contenenti sostanze classificate con il codice H314 (Skin corr.1A, 1B o 1C) in quantità superiori o pari a 5 % sono classificati come rifiuti pericolosi di tipo HP 8. La caratteristica di pericolo HP 4 non si applica se il rifiuto è classificato come HP 8.

HP5 - Il rifiuto che contiene una o più sostanze classificate con uno dei codici di classe e categoria di pericolo e uno dei codici di indicazione di pericolo figuranti nella tabella 4, e uno o più limiti di concentrazione figuranti nella tabella 4 è superato o raggiunto, è classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 5. Se il rifiuto contiene sostanze classificate come STOT, la concentrazione di una singola sostanza deve essere superiore o pari al limite di concentrazione affinché il rifiuto sia classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 5.
Se il rifiuto contiene una o più sostanze classificate come Asp. Tox. 1 e la somma di tali sostanze è pari o superiore al limite di concentrazione, il rifiuto è classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 5 solo se la viscosità cinematica totale (a 40 °C) non è superiore a 20,5 mm²/s

 

Tabella 4 — Codici di classe e categoria di pericolo e codici di indicazione di pericolo per i componenti di rifiuti e i relativi limiti di concentrazione ai fini della classificazione dei rifiuti come rifiuti pericolosi di tipo HP 5
Codici di classe e categoria di pericolo Codici di indicazione di pericolo Limite di concentrazione
STOT SE 1 H370 1 %
STOT SE 2 H371 10 %
STOT SE 3 H335 20 %
STOT RE 1 H372 1 %
STOT RE 2 H373 10 %
STOT SE 1 H370 1 %
Asp. Tox. 1 H304 10 %

 

HP6 - Se la somma delle concentrazioni di tutte le sostanze contenute in un rifiuto, classificate con una classe e categoria di pericolo di tossicità acuta e un codice di indicazione di pericolo di cui alla tabella 5, supera o raggiunge la soglia che figura nella suddetta tabella, il rifiuto è classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 6. Se il rifiuto contiene più di una sostanza classificata come tossica acuta, la somma delle concentrazioni è necessaria solo per le sostanze che rientrano nella stessa categoria di pericolo.
I seguenti valori limite sono da prendere in considerazione in sede di valutazione:

  • per i codici Acute Tox. 1, 2 o 3 (H300, H310, H330, H301, H311, H331): 0,1 %;
  • per il codice Acute Tox. 4 (H302, H312, H332): 1 %.

 

Tabella 5 — Codici di classe e categoria di pericolo e codici di indicazione di pericolo per i componenti di rifiuti e i relativi limiti di concentrazione ai fini della classificazione dei rifiuti come rifiuti pericolosi di tipo HP 6
Codici di classe e categoria di pericolo Codici di indicazione di pericolo Limite di concentrazione
Acute Tox.1 (Oral) H300 0,1 %
Acute Tox. 2 (Oral) H300 0,25 %
Acute Tox. 3 (Oral) H301 5 %
Acute Tox 4 (Oral) H302 25 %
Acute Tox.1 (Dermal) H310 10 %
Acute Tox.2 (Dermal) H310 2,5 %
Acute Tox. 3 (Dermal) H311 15 %
Acute Tox 4 (Dermal) H312 55 %
Acute Tox 1 (Inhal.) H330 0,1 %
Acute Tox.2 (Inhal.) H330 0,5 %
Acute Tox. 3 (Inhal.) H331 3,5 %
Acute Tox. 4 (Inhal.) H332 22,5%

 

HP7 - Il rifiuto che contiene una sostanza classificata con uno dei seguenti codici di classe e categoria di pericolo e codici di indicazione di pericolo e supera o raggiunge uno dei limiti di concentrazione che figurano nella tabella 6 è classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 7. Se il rifiuto contiene più di una sostanza classificata come cancerogena, la concentrazione di una singola sostanza deve essere superiore o pari al limite di concentrazione affinché il rifiuto sia classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 7.

Tabella 6 — Codici di classe e categoria di pericolo e codici di indicazione di pericolo per i componenti di rifiuti e i relativi limiti di concentrazione ai fini della classificazione dei rifiuti come rifiuti pericolosi di tipo HP 7
Codici di classe e categoria di pericolo Codici di indicazione di pericolo Limite di concentrazione
Carc. 1A H350 0,1 %
Carc. 1B
Carc. 2 H351 1,0 %

 

HP8 - Il rifiuto che contiene una o più sostanze classificate come Skin Corr. 1A, 1B o 1C (H314) e la somma delle loro concentrazioni è pari o superiore a 5 % è classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 8.
Il valore soglia di cui tenere conto in sede di valutazione riguardo ai codici 1A, 1B e 1C (H314) è 1,0 %.

HP9 - L'attribuzione della caratteristica di pericolo HP 9 è valutata in base alle norme stabilite nei documenti di riferimento o nella legislazione degli Stati membri.

HP10 - Il rifiuto che contiene una sostanza classificata con uno dei seguenti codici di classe e categoria di pericolo e codici di indicazione di pericolo e supera o raggiunge uno dei limiti di concentrazione figuranti nella tabella 7 è classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 10. Se il rifiuto contiene più di una sostanza classificata come tossica per la riproduzione, la concentrazione di una singola sostanza deve essere superiore o pari al limite di concentrazione affinché il rifiuto sia classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 10.

Tabella 7 — Codici di classe e categoria di pericolo e codici di indicazione di pericolo per i componenti di rifiuti e i relativi limiti di concentrazione ai fini della classificazione dei rifiuti come rifiuti pericolosi di tipo HP 10
Codici di classe e categoria di pericolo Codici di indicazione di pericolo Limite di concentrazione
Repr. 1A H360 0,3 %
Repr. 1B
Repr. 2 H361 3,0 %

 

HP11 - Il rifiuto che contiene una sostanza classificata con uno dei seguenti codici di classe e categoria di pericolo e codici di indicazione di pericolo e supera o raggiunge uno dei limiti di concentrazione figuranti nella tabella 8 è classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 11. Se il rifiuto contiene più di una sostanza classificata come mutagena, la concentrazione di una singola sostanza deve essere superiore o pari al limite di concentrazione affinché il rifiuto sia classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 11.

Tabella 8 — Codici di classe e categoria di pericolo e codici di indicazione di pericolo per i componenti di rifiuti e i relativi limiti di concentrazione ai fini della classificazione dei rifiuti come rifiuti pericolosi di tipo HP 11
Codici di classe e categoria di pericolo Codici di indicazione di pericolo Limite di concentrazione
Muta. 1A, H340 0,1 %
Muta. 1B
Muta. 2 H341 1,0 %

 

HP12 - Il rifiuto che contiene una sostanza contrassegnata con una delle informazioni supplementari sui pericoli EUH029, EUH031 e EUH032 è classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 12 in base ai metodi di prova o alle linee guida.

HP13 - Il rifiuto che contiene una sostanza classificata come sensibilizzante ed è contrassegnato con il codice di indicazione di pericolo H317 o H334, e una singola sostanza è pari o superiore al limite di concentrazione del 10 %, è classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 13.

HP14 - L'attribuzione della caratteristica di pericolo HP14 è effettuata secondo i criteri stabiliti nell'allegato VI della direttiva 67/548/CEE del Consiglio

HP14 - Il rifiuto che contiene una o più sostanze contrassegnate con una delle indicazioni di pericolo o con una delle informazioni supplementari sui pericoli figuranti nella tabella 9 è classificato come rifiuto pericoloso con il codice HP 15, a meno che si presenti sotto una forma tale da non potere in nessun caso manifestare caratteristiche esplosive o potenzialmente esplosive.

Tabella 9 — Indicazioni di pericolo e informazioni supplementari sui pericoli per i componenti di rifiuti ai fini della classificazione dei rifiuti come rifiuti pericolosi di tipo HP 15
Indicazioni di pericolo/Informazioni supplementari sui pericoli
Pericolo di esplosione di massa in caso di incendio H205
Esplosivo allo stato secco EUH001
Può formare perossidi esplosivi EUH019
Rischio di esplosione per riscaldamento in ambiente confinato EUH044

Gli Stati membri possono inoltre attribuire a un rifiuto la caratteristica di pericolo HP 15 in base ad altri criteri applicabili, quali la valutazione del prodotto di lisciviazione.

Le sostanze pericolose e loro classificazione sono riportate nel Regolamento del Parlamento europeo e Consiglio Ue 1272/2008/Ce "Classificazione, etichettatura e imballaggio delle sostanze e delle miscele - Abrogazione delle direttive 67/548/Ce e 1999/45/Ce".
Le caratteristiche di pericolo per i rifiuti ridefinite dal Regolamento Commissione Ue 1357/2014/Ue e sono le seguenti:

HP1 "Esplosivo": rifiuto che può, per reazione chimica, sviluppare gas a una temperatura, una pressione e una velocità tali da causare danni nell’area circostante.

HP2 "Comburente":rifiuto capace, in genere per apporto di ossigeno, di provocare o favorire la combustione di altre materie.

HP3 "Infiammabile":

  • Rifiuto liquido infiammabile: Rifiuto liquido il cui punto di infiammabilità è inferiore a 60°C oppure rifiuto di gasolio, carburanti diesel e oli da riscaldamento leggeri il cui punto di infiammabilità è superiore a 55°C e inferiore o pari a 75°C;
  • Rifiuto solido e liquido piroforico infiammabile: Rifiuto solido o liquido che, anche in piccole quantità, può infiammarsi in meno di cinque minuti quando entra in contatto con l’aria;
  • Rifiuto solido infiammabile: Rifiuto solido facilmente infiammabile o che può provocare o favorire un incendio per sfregamento;
  • Rifiuto gassoso infiammabile: Rifiuto gassoso che si infiamma a contatto con l’aria a 20°C e a pressione normale di 101,3kPa;
  • Rifiuto idroreattivo: Rifiuto che, a contatto con l’acqua, sviluppa gas infiammabili in quantità pericolose;
  • Altri rifiuti infiammabili: aerosol infiammabili, rifiuti autoriscaldanti infiammabili, perossidi organici infiammabili e rifiuti autoreattivi infiammabili.

HP4 "Irritante – Irritazione cutanea e lesioni oculari": rifiuto la cui applicazione può provocare irritazione cutanea o lesioni oculari.

HP5 "Tossicità specifica per organi bersaglio (STOT)/Tossicità in caso di aspirazione": rifiuto che può causare tossicità specifica per organi bersaglio con un’esposizione singola o ripetuta, oppure può provocare effetti tossici acuti in seguito all’aspirazione.

HP6 "Tossicità acuta": rifiuto che può provocare effetti tossici acuti in seguito alla somministrazione per via orale o cutanea, o in seguito all’esposizione per inalazione.

HP7 "Cancerogeno": rifiuto che causa il cancro o ne aumenta l’incidenza.

HP8 "Corrosivo": rifiuto la cui applicazione può provocare corrosione cutanea.

HP9 "Infettivo": rifiuto contenente microrganismi vitali o loro tossine che sono cause note, o a ragion veduta ritenuti tali, di malattie nell’uomo o in altri organismi viventi.

HP10 "Tossico per la riproduzione": rifiuto che ha effetti nocivi sulla funzione sessuale e sulla fertilità degli uomini e delle donne adulti, nonché sullo sviluppo della progenie.

HP11 "Mutageno": rifiuto che può causare una mutazione, ossia una variazione permanente della qualità o della struttura del materiale genetico di una cellula.

HP12 "Liberazione di gas a tossicità acuta": rifiuto che libera gas a tossicità acuta (Acute Tox. 1, 2 o 3) a contatto con l’acqua o con un acido.

HP13 "Sensibilizzante": rifiuto che contiene uno o più sostanze note per essere all’origine di effetti di sensibilizzazione per la pelle o gli organi respiratori.

HP14 "Ecotossico": rifiuto che presenta o può presentare rischi immediati o differiti per uno o più comparti ambientali.

HP15 "Rifiuto che non possiede direttamente una delle caratteristiche"

I criteri sopra illustrati presentano delle criticità e delle notevoli difficoltà nell’eseguire i calcoli in merito alla classificazione dei rifiuti contaminati da metalli e da idrocarburi e per la verifica dell'ecotossicità

Per i rifiuti contaminati da metalli la criticità deriva dal fatto che dal punto di vista analitico si determina la concentrazione del metallo mentre la sostanza pericolosa potrebbe essere un suo sale che non è non direttamente determinabile analiticamente. In questi casi bisogna correlare, se le informazioni lo consentono, la concentrazione di ciascun metallo determinato alla concentrazione del sale più idoneo, effettuando il conseguente calcolo stechiometrico e verificando il bilancio con la concentrazione degli anioni oppure applicare il principio di precauzione.

Per i rifiuti contaminati da idrocarburi il dubbio nasce dalla difficoltà di correlare gli idrocarburi determinati analiticamente sui rifiuti ad una delle circa 700 sostanze pericolose derivate dal petrolio e dal carbone a cui possono essere riferiti. Per superare la difficoltà di classificare gli idrocarburi occorre seguire il Parere dell'Istituto Superiore di Sanità, Prot. ISS n° 0036565 del 05/07/2006, come integrato dal Parere Prot. ISS 0035653 del 06/08/2010 e quindi classificare gli idrocarburi in funzione della concentrazione rilevata dei markers di cancerogenesi e di mutagenesi e di tener conto per le diverse frazioni (C5-C8, C9, C10 e C10-C40) dei codici di indicazione di pericolo specifici ai fini della verifica dell’ecotossicità.

Per la verifica dell'ecotossicità occorre verificare i criteri stabiliti nell'Allegato VI della direttiva 67/548/CEE del Consiglio e le difficoltà sono rappresentate dai costi e dai tempi di effettuazione dei test ecotossicità o dalla complessità dei calcoli per applicare il metodo delle sommatorie.

Servizi del portale

Il servizio consente di effettuare la classificazione di un rifiuto, secondo i criteri stabiliti dalla normativa vigente, inserendo le concentrazioni delle sostanze pericolose che lo contaminano e altre informazioni relative alle sue caratteristiche chimiche e chimico-fisiche. E’ possibile cercare le sostanze pericolose nell’apposita banca dati, Regolamento del Parlamento europeo e Consiglio Ue 1272/2008/Ce "Classificazione, etichettatura e imballaggio delle sostanze e delle miscele - Abrogazione delle direttive 67/548/Ce e 1999/45/Ce", ed inserire la loro concentrazione sia in valori percentuali che come parti per milione. Per le sostanze pericolose che presentano codici di indicazione di pericolo che dipendono da limiti di concentrazione specifici l’attribuzione corretta delle stesse viene eseguita automaticamente in funzione della concentrazione immessa per le diverse sostanze.
Per i rifiuti contaminati da metalli è possibile effettuare la classificazione in base ai codici di indicazione di pericolo attribuite al metallo allo stato metallico, alla rispettiva famiglia dei composti generici o ad uno dei suoi possibili sali pericolosi.
Per tutti i metalli che presentano almeno un sale classificato come sostanza pericolosa secondo il Regolamento 1272/2008/Ceè possibile attribuire la concentrazione rilevata dello ione metallico ad una delle sue possibili forme presentate secondo il seguente ordine:

  • Metallo allo stato metallico (I posto, colore blu, grassetto)
  • Eventuali Composti generici (II posto, colore verde, grassetto)
  • Sale che presenta la maggiore pericolosità (III posto, rosso)
  • Altri sali in ordine di pericolosità decrescente (in grassetto se è disponibile il PM)

Per ciascun metallo, quindi, vengono indicati tutti i possibili sali classificati come sostanze pericolose elencati in funzione della loro pericolosità in modo da poter selezionare il sale più idoneo o applicare il principio di precauzione. L'ordine di pericolosità dei sali è stato definito calcolando la pericolosità del sale (PS) applicando il seguente algoritmo:

dove per Pi si intende il contributo di pericolosità fornito da ciascuna frase di rischio attribuita al sale, calcolato con la seguente formula:

dove:

VL = Valore Limite (%) della sostanza dipendente dal codice di indicazione di pericolo [H];

CLi = Concentrazione Limite (%) minima relativa al singolo codice di indicazione di pericolo [H];

M = Costante di peso di pericolosità (pari a 100);

Pi = Peso di pericolosità per singola codice di indicazione di pericolo [H];

PS =Peso di pericolosità complessivo del sale

Il sale da utilizzare ai fini dell’applicazione del principio di precauzione può essere selezionato dall’utente nell’apposita sezione Scelta del sale per applicazione del principio di precauzione presente nella voce di menu Gestione banche dati.

Una volta individuata la voce a cui attribuire la concentrazione rilevata del metallo è possibile scegliere se effettuare il calcolo stechiometrico di conversione dalle concentrazioni degli ioni metallici a quelle dei diversi sali selezionati.
Inserendo anche la concentrazione degli anioni presenti nel rifiuto il software consente di effettuare un bilancio tra la concentrazione dei metalli e quella degli anioni in modo da gestire correttamente la distribuzione delle concentrazioni dei diversi metalli verso i diversi possibili sali.
Per i rifiuti contaminati da idrocarburi è possibile considerare la presenza dei marker di cancerogenesi e di mutagenesi al fine di verificare automaticamente la classificazione stessa degli idrocarburi ed i codici di indicazione di pericolo da applicare per la classificazione del rifiuto. Questa applicazione consente di gestire l’attribuzione del codice di indicazione di pericolo Carc. 1B; H350 e Repr. 1B; H360 e la conseguente caratteristica di pericolo H07 “Cancerogeno” in caso di rifiuto contaminato da idrocarburi in concentrazione superiore a 1.000 ppm. Per le diverse frazioni degli idrocarburi che contaminano il rifiuto (C5-C8, C9, C10 e C10-C40) è possibile considerare gli specifici codici di indicazione di pericolo ai fini della verifica dell’ecotossicità.
Per la verifica dell'ecotossicità di un rifiuto il software offre la possibilità di procedere sia attraverso la valutazione dei risultati dei test di ecotossicità sia mediante l'applicazione del metodo delle sommatorie. Il software esegue i calcoli previsti dalle quattro equazioni per applicare il metodo delle sommatorie.
Il software elabora i dati inseriti, effettua la classificazione del rifiuto e nel caso di un rifiuto pericoloso indica le sue caratteristiche di pericolo (da HP1 ad HP8, HP10, HP11, HP13 e HP14). Il software consente di gestire:

  • l'attribuzione dei codici di indicazione di pericolo che dipendono dagli eventuali limiti di concentrazione specifici;
  • la contaminazione da metalli;
  • la contaminazione da idrocarburi;
  • la verifica dell'ecotossicità (H14);

L’elaborazione dei dati fornisce:

  • la classificazione del rifiuto (NON PERICOLOSO o PERICOLOSO);
  • l'elenco delle sostanze pericolose considerate ai fini della classificazione del rifiuto con i relativi codici di indicazione di pericolo utilizzati;
  • l'esito dei calcoli e delle verifiche effettuate con la segnalazione degli eventuali superamenti;
  • le caratteristiche di pericolo nel caso di rifiuto pericoloso;
  • le informazioni circa i criteri adottati.

Il servizio fornisce un report dettagliato con indicazioni dei dati immessi, con l’indicazione dei calcoli effettuati e dei criteri di classificazione utilizzati. Il report è disponibile anche in formato pdf.

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